Nella tradizione cristiana, "evangelista" è il nome con cui si identificano gli autori dei quattro vangeli, persone totalmente fedeli e devote alla parola di Cristo; nel campo del marketing, esprime più o meno lo stesso significato.
Un evangelist non è altro che un cliente diventato fedele alla parola della società (al suo brand, ad un prodotto o servizio, ecc.) che, volontariamente, decide di trasmetterla ad altri.
Il marketing evangelism fa riferimento ad una strategia di marketing basata sull'evoluzione del tradizionale passaparola, con cui le aziende stimolano i propri clienti a convincere altri ad acquistare un prodotto in cui credono fortemente.
In altre parole i clienti si trasformano in veri e propri avvocati volontari dell'organizzazione; volontarietà che distingue il marketing evangelism dall'affiliate marketing, nel quale le aziende forniscono incentivi (monetari o con l'offerta di prodotti) per avvalersi del passaparola degli individui.
Come sottolineato da McConnel e Huba in "Creating Customer evangelists: how loyal customers become a volunteer sales force", del 2003, le caratteristiche comuni degli evangelist sono:
Un evangelist non è altro che un cliente diventato fedele alla parola della società (al suo brand, ad un prodotto o servizio, ecc.) che, volontariamente, decide di trasmetterla ad altri.
Il marketing evangelism fa riferimento ad una strategia di marketing basata sull'evoluzione del tradizionale passaparola, con cui le aziende stimolano i propri clienti a convincere altri ad acquistare un prodotto in cui credono fortemente.
In altre parole i clienti si trasformano in veri e propri avvocati volontari dell'organizzazione; volontarietà che distingue il marketing evangelism dall'affiliate marketing, nel quale le aziende forniscono incentivi (monetari o con l'offerta di prodotti) per avvalersi del passaparola degli individui.
Come sottolineato da McConnel e Huba in "Creating Customer evangelists: how loyal customers become a volunteer sales force", del 2003, le caratteristiche comuni degli evangelist sono:
- credono nel valore emotivo del prodotto o servizio che acquistano;
- ti raccomandano ai propri vicini, amici o colleghi;
- esprimono i proprio pareri volontariamente, rilasciando feedback;
- partecipano al miglioramento del prodotto rilasciando critiche costruttive per l'impresa;
- ti difendono volontariamente da eventuali attacchi fatti in mala fede da terzi.
Una strategia di marketing evangelism di successo deve basarsi su tre fattori chiave:
- un prodotto o servizio di successo, che catturi l'attenzione del cliente, che lo leghi ad esso, che aumenti la sensazioni di benessere derivante dal suo acquisto;
- focalizzare l'attenzione sulle esigenze del consumatore, recependo i feedback positivi e rispondendo a quelli negativi, in modo da creare una sorta di confronto continuo con le persone;
- capire che il mondo del business ruota tutt'attorno alle persone e non hai prodotti.
Sotto questo punto di vista, un corporate blog può essere considerato un potente mezzo per evangelizzare i propri clienti, data la possibilità per le aziende di relazionarsi direttamente con essi, i quali, a loro volta, ne diventano i principali difensori, pubblicando interventi di risposta ad eventuali critiche, direttamente sul blog aziendale.
Il fatto di non essere risarciti per la loro credenza e di non essere legati formalmente a nessuna organizzazione, aumenta la credibilità e la veridicità dei contenuti pubblicati: il tutto a beneficio dell'impresa che ne guadagna in termini di immagine e reputazione.
Il fatto di non essere risarciti per la loro credenza e di non essere legati formalmente a nessuna organizzazione, aumenta la credibilità e la veridicità dei contenuti pubblicati: il tutto a beneficio dell'impresa che ne guadagna in termini di immagine e reputazione.
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